Donazioni alle scuole da parte dell'artista Francesco Dal Bosco
Da pietre di diversi colori e dimensioni, da legni vecchi e da circuiti elettronici scartati, tramite le forme e la consistenza che caratterizzano questi materiali, l'artista Dal Bosco trasmette un genuino richiamo alla storia ed alla nostalgia dei ricordi proiettati in un futuro pieno d'incognite.
Si tratta a volte di paesaggi rurali della sua amata val d'Alpone, altre volte di sfondi marini suggestivi evidenziati da brillanti colori tridimensionali, altre volte di scorci di città metropolitane che sbigottiscono l'uomo con il loro fascino e allo stesso tempo lo attraggono e lo angosciano.
Usando oggetti riciclati Francesco vuole richiamare l'attenzione e coinvolgere sui complessi problemi dell'ambiente in cui viviamo e sulla necessità di non affrontare il futuro con facili illusioni.
Nato a Monteforte d'Alpone nel 1954, vive e lavora a Vicenza. Fin da giovane sente la passione per il mondo dell'arte e dell'oreficeria. Allievo del noto gemmologo Ottaviano Violati Tescari e del maestro d'arte Vincenzo Ursoleo, frequenta corsi di gemmologia e di oreficeria presso la Scuola d'Arte e Mestieri di Vicenza e presso l'I.G.I. di Milano. Inizia in seguito la sua attività di designer, modellista e artigiano orafo che lo porta a realizzare creazioni innovative.
La consapevolezza della propria capacità creativa lo spinge in seguito a trascurare la classica lavorazione dell'oro a beneficio della pittura e della scultura, dedicandosi in modo deciso e definitivo a quella che da sempre è la passione che lo anima dentro: l'arte.
Abbinando le tecniche pittoriche a quelle orafe, Dal Bosco inizia così la sua produzione caratterizzata dalla forte presenza di pietre quali lapislazzuli, coralli, turchesi, ambre, così come rubini, smeraldi, zaffiri, nonché semilavorati in oro.
Tanti ornamenti preziosi sono uniti tra loro da fili d'argento che creano un affascinante gioco di colori. Questo è il motivo per cui Francesco si definisce il fondatore del "Pietrismo", termine da lui coniato per indicare la tecnica artistica da lui inventata.
Con gli anni il suo talento lo porta ad usare sempre più materiale riciclato, per cui inizia un secondo periodo della sua ispirazione artistica incentrato sull'uso del legno e di oggetti di scarto, come i pezzi delle cornici di legno, realizzando opere facili da leggere in quanto vicine al genere figurativo. La cornice, riconosciuta come la componente meno importante dell'opera, in questo modo diventa parte integrante dell'opera stessa attribuendo volumi e significatività tridimensionale al quadro.
Per saperne di più si può visionare il bellissimo sito internet www.dalboscofrancesco.com
oppure si può contattare al n. 3496188985 o con un'email indirizzata a: info@dalboscofrancesco.com
Quattro sue opere donate alle scuole del nostro paese sono esposte all'ingresso degli edifici scolastici:
- alla primaria Dino Coltro di Brognoligo-Costalunga un quadro doppio intitolato "Valdalpone" (90x200 cm del 2015) e un quadro intitolato "Monteforte" (102x67 cm del 2015);
- alla primaria Bruno Anzolin del capoluogo un quadro intitolato "Monteforte2" (100x120 cm del 2015);
- alla secondaria Giacomo Zanella un quadro intitolato "Domotica art" (100x120 cm del 2013).
Giuseppe Boninsegna
Monteforte d'Alpone, 23 febbraio 2015